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Da "porcus" o "porcellus", sulla base di un'analogia per noi poco chiara.
Nome dato anticamente a parecchie specie di molluschi del genere ciprea, per la loro caratteristica conchiglia lucida, utilizzata per lavori onamentali.
Ha origini antiche, quella più caratteristica e che ci interessa particolarmente, si sviluppa pienamente sotto la dinastia Ming, in Cina, e viene spesso identificata come "bianca e blu".
Con il termine porcellana si intende un particolare tipo di ceramica, molto pregiata, che viene cotta a temperature molto più alte rispetto alle altre terraglie.
Il suo impasto è composto da tre elementi, ognuno in percentuale diversa:
- Quarzo (minerale)
- Feldspato (minerale)
- Caolino (roccia detritica)
Spesso i termini "ceramica" e "porcellana" vengono confusi, o creano confusione.
La ceramica, rispetto alla porcellana, viene considerata meno preziosa, questo per il tipo di composizione: un misto di minerali, argille, sabbie e a volte anche alluminio. Un'altra grande differenza la troviamo nella trasparenza del materiale stesso, che risulta più trasparente nella porcellana se avvicinata ad una fonte luminosa.
Inoltre la sua porosità aperta è nulla: ciò significa che il materiale, una volta cotto, diventerà impermeabile anche senza l'utilizzo della cristallina (o vetrina) che serve per creare un'ulteriore strato protettivo al di sopra dell'oggetto.
Originariamente, il pigmento blu che veniva utilizzato per le pitture della porcellana era l'ossido di cobalto, ed il piombo era uno dei principali ingredienti contenuti nel colore. Nel tempo questo metallo venne poi sostituito da altri materiali, ma è ancora possibile trovarlo in commercio in alcuni colori, segnalati appunto come piombici.
Noi di Flonia abbiamo scelto di utilizzare colori apiombici per garantire non solo la salute delle persone, ma anche una lunga vita ai nostri gioielli, poichè in questo modo la pittura viene protetta dalla cristallina, ed il colore verrà custodito sulla porcellana per sempre.